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sabato 27 Luglio 2024

sabato 27 Luglio 2024

Ficarazzi. Voleva fare il carabiniere ma venne scartato. Il Tar lo ha riammesso

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carabinieri
3 minuti

Il suo sogno era quello di fare il carabiniere, ma la sua domanda era stata respinta perchè non considerato “non idoneo all’arruolamento” perchè obeso. A questo punto si è rivolto a due avvocati ritenendo di avere subito un torto e così il Tar del Lazio gli ha dato ragione.
Protagonista di questa vicenda un giovane residente a Ficarazzi, A.G. che sperava di entrava nell’arma dei carabinieri.
Alla base della riammissione c’è la dimostrazione, da parte degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza che erano stati sbagliati i parametri di valutazione. Il giovane non è obeso, come era venuto fuori in un primo momento. A.G. infatti è alto 1.93 centimetri e non 1,91, come era stato sostenuto, quindi il suo peso, in base ai nuovi parametri, rientra nella norma. E per questo motivo è stato riammesso.

Soddisfatto per la sentenza espressa dal Tar l’avvocato Girolamo Rubino: “esprimo piena soddisfazione per questa sentenza che ha dato un’occupazione ad un giovane che ne aveva diritto.”

Il giovane aveva presentato al domanda di ammissione all’arma dei carabinieri circa 2 anni fa. Ma la sua richiesta venne rifiutata l’8 novembre del 2019.

Sulla base delle certificazioni sanitarie prodotte dai legali, che attestavano la piena sussistenza dei requisiti per l’arruolamento, il Tar ha disposto una verifica, in contraddittorio tra le parti, incaricando la direzione centrale di sanità del ministero dell’Interno.

Dopo le visite mediche, e in particolare del test bio-impedenziometrico, la commissione sanitaria ha ritenuto il giovane compatibile con l’arruolamento.

Il Tar presieduto da Riccardo Savoia ha finalmente fatto chiarezza sulla vicenda, accogliendo il ricorso degli avvocati.

“La Commissione -si legge nella sentenza- ha applicato un parametro di riferimento errato, ossia quello stabilito per i candidati di sesso femminile e, conseguentemente, non avvedendosi della modesta entità dello scostamento riscontrato, non ha neppure valutato se vi fossero le condizioni per ritenere il ricorrente ugualmente idoneo.”Il Tribunale amministrativo regionale continua sostenendo che “le valutazioni effettuate in sede di accertamento dei requisiti psico-fisici seppure costituiscano tipica manifestazione di discrezionalità tecnica amministrativa, non sfuggono al sindacato giurisdizionale, laddove siano in esse ravvisabili ipotesi di eccesso di potere per travisamento dei fatti ed illogicità.”

Il Tar ha inoltre condannato il comando generale dell’Arma dei carabinieri al pagamento, in favore del ricorrente, le spese del ricorso, quantificandoli in 800,00 euro. Mentre A.G. potrà finalmente indossare la divisa dell’arma dei carabinieri, come sognava da tempo.

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