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giovedì 25 Aprile 2024

giovedì 25 Aprile 2024

Maxi operazione antimafia della Guardia di Finanza. Arresti e sequestri di agenzie di scommesse

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gurdia di finanza
5 minuti

Otto arresti e agenzie di scommesse sequestrate.
La Guardia di Finanza di Palermo ha inferto un duro colpo alla mafia palermitana su delega della Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia.
Le persone arrestate sono: Francesco Paolo Maniscalco, 57 anni, Salvatore Sorrentino, 55 anni, Salvatore Rubino, 59 anni, Vincenzo Fiore, 42 anni e Christian Tortora, 44 anni.
Agli arresti domiciliari sono finiti: Giuseppe Rubino, 88 anni, Antonino MANISCALCO, 26 anni e Girolamo Di Marzio, 61 anni.


A vario titolo sono tutti indagati per la partecipazione e il concorso esterno nell’associazione mafiosa a Cosa nostra, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, questi ultimi reati aggravati dalla finalità di aver favorito le articolazioni mafiose cittadine.
Nei confronti dei fratelli Elio Camilleri, 62 anni e Maurizio Camilleri, 65 anni è stata invece applicata la misura del divieto di dimora nel territorio del Comune di Palermo.
Con il medesimo provvedimento il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo:
dell’intero capitale sociale e del relativo complesso aziendale di 8 imprese, con sede in Sicilia, Lombardia, Lazio e Campania, cinque delle quali titolari di concessioni governative cui fanno capo i diritti per la gestione delle agenzie scommesse;
9 agenzie scommesse, ubicate a Palermo, a Napoli e in provincia di Salerno, attualmente gestite direttamente dalle aziende riconducibili agli indagati,per un valore complessivo stimato in circa 40 milioni di euro.

Le attività economiche in esame sono state ritenute riconducibili al paradigma dell’”impresa mafiosa”, in quanto: strategicamente dirette da soggetti appartenenti e contigui a “Cosa Nostra”, finanziate da risorse economiche provento del delitto associativo di stampo mafioso.

Il provvedimento è in corso di esecuzione da parte di 200 militari della Guardia di Finanza, in forza ai Reparti di Palermo, Milano, Roma, Napoli e Salerno, che stanno inoltre effettuando decine di perquisizioni in luoghi nella disponibilità degli indagati situati oltre che in Sicilia, anche in Campania, nel Lazio e in Lombardia.

Le complesse investigazioni condotte dagli specialisti antimafia del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo, seguite da un pool di Sostituti coordinati dal Procuratore Aggiunto Salvatore de Luca, svolte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti, pedinamenti, videoriprese, esami dei flussi finanziari, hanno consentito di delineare il grave quadro indiziario, confermato dalla valutazione del Giudice: in particolare, hanno consentito di: fornire una plastica dimostrazione della sistematica ricerca del potere economico da parte di “Cosa Nostra”, con particolare riferimento all’acquisizione del controllo del lucroso settore economico della gestione dei giochi e delle scommesse sportive; – delineare l’esistenza di un gruppo di imprese gravitante intorno alle figure centrali di Francesco Paolo Maniscalco, soggetto di risalente ed indiscusso lignaggio mafioso, già condannato per la sua organicità alla famiglia di Palermo Centro, e di Salvatore Rubino che ha messo a disposizione dei clan la propria abilità imprenditoriale al fine di riciclare denaro di origine illecita e, al contempo, di esercitare un concreto potere di gestione e imposizione sulla rete di raccolta delle scommesse;

Gli inquirenti hanno ricostruito le metodologie attraverso cui l’organizzazione criminale è riuscita ad “infiltrarsi” nell’economia “legale” attraverso il controllo di imprese – la cui gestione operativa occulta veniva progressivamente demandata a Vincenzo FIORE e Christian TORTORA – che detengono, anche a seguito della partecipazione a bandi pubblici, le concessioni statali rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la raccolta di giochi e scommesse sportive, sviluppando nel tempo una strategia operativa di stampo aziendalistico protesa alla massimizzazione dei profitti.

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