31 arresti a Palermo e 40 agenzie di scommesse sequestrate. A gestire tutto sarebbe la mafia.
è il frutto dell’operazione Game Over messa a segno oggi dagli agenti della squadra Mobile di Palermo.Le accuse sono mafia e riciclaggio. L’inchiesta è della Procura di Palermo che coinvolge Benedetto Bacchi, uno dei nomi più noti del settore del gioco in Sicilia e nel resto di Italia.
I poliziotti della Squadra Mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, lo hanno arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i pubblici ministeri, Bacchi incarnerebbe la figura dell’imprenditore “mafioso colluso”. Partendo da Partinico, paese dove ha la residenza, avrebbe creato un impero siglando un patto con i boss. Pagava profumatamente i clan mafiosi di tutti i mandamenti di Palermo e in cambio avrebbe ricevuto protezione e appoggio per creare un monopolio nel settore delle scommesse.
Grazie alla presenza di un socio di peso, il mafioso partinicese Francesco Nania, Bacchi avrebbe trovato terreno fertile fra le famiglie palermitane che facevano a gara per entrare in affari con lui. Non solo scommesse sportive on line, anche siti di casinò gestiti da società con sede all’estero. Un circuito parallelo che sfugge al controllo dello Stato, composto da siti e 700 agenzie sparse su tutto il territorio nazionale con guadagni che superano il milione di euro al mese. La parte delle famiglie mafiose variava tra 300 e 800 mila euro all’anno.