Morte cerebrale per Giovanni Albamonte, il giovane di 26 anni che domenica scorsa si era tuffato all’Acquapark di Monreale battendo violentemente la testa.
Le 6 ore di osservazione previste dal protocollo per dichiarare il decesso si sono conclude alle 17.
Giovanni Albamonte, sposato e padre di due figli, domenica era andato nella struttura di Monreale con amici.
Secondo una prima ricostruzione Albamonte aveva deciso di trascorrere una giornata di svago e di divertimento.
Il titolare dell’Acquapark aveva raccontato che il ragazzo si trovava sopra il ‘pallone’, insieme ai suoi amici. Più volte i bagnini avevano redarguito i giovani per farli scendere. A quel punto il 26enne, invece di scendere utilizzando la corda, si è tuffato di testa. L’acqua in quel punto è alta 90 centimetri e dalla cima del pallone c’è un dislivello di circa 4 metri.
Tuffandosi il giovane, purtroppo ha battuto la testa sul fondo della piscina. Un impatto violentissimo che ha provocato alcune fratture cervicali e un trauma cranico. Albamonte è stato prima portato con un’ambulanza nel vicino ospedale Ingrassia. Poi il trasferimento a Villa Sofia, nel reparto specializzato in Neurorianimazione. Le sue condizioni erano apparse gravi sin dall’inizio, peggiorando di giorno giorno fino a questa mattina, quando i medici si sono trovati costretti ad avviare la procedura per l’accertamento di morte cerebrale.