Le problematiche della marineria di Porticello sono state al centro di un interessante incontro svoltosi all’interno del mercato ittico della borgata marinara. Per l’occasione è intervenuto anche l’assessore regionale alla pesca Antonello Cracolici. Alla manifestazione organizzata dal Comune, hanno preso parte il vicesindaco Salvo Sanfilippo, l’assessore Enzo Sucato. Ha preso la parola anche Giusy Gerratana che ha puntato l’attenzione sulle difficoltà del settore.
“La nostra marineria è in ginocchio -ha detto- le barche da tempo rimangono al porto perchè non c’è nulla da pescare con le leggi restrittive”.
Il vicesindaco Sanfilippo ha aggiornato sui provvedimenti legati alla sicurezza aeroportuale dopo i fatti delle ultime settimane con continui furti nel porto, fino all’incendio di 5 piccole imbarcazioni avvenute qualche giorno fa.
“L’impianto di videosorveglianza -ha sottolineato- è stato realizzato dalla Provincia nel 2007, ma adesso è di proprietà della Regione. I lavori sono finiti nel 2013 ma non è mai entrato in funzione. Anche le 10 colonnine per il rifornimento di acqua e luce sono danneggiate. Stiamo valutando come attivare l’impianto. C’è anche l’ipotesi dell’istituto di vigilanza ma i costi sono elevati”.
L’assessore regionale Antonello Cracolici ha puntato l’attenzione su argomenti di vasto respiro.
“La Sicilia non ha la giusta considerazione a livello nazionale per quanto riguarda la pesca -ha detto- dobbiamo ottenere più rispetto sia a livello nazionale che regionale. Non dimentichiamo che la Sicilia è composta da 13 chilometri di costa con 120 porti. Occorre riorganizzarsi per avere un ruolo primario. Ci sono 120 milioni di euro da spendere nel settore”.
I pescatori dal canto loro hanno sollevato la difficoltà ad andare avanti, con le leggi troppo restrittive sugli strumenti da pesca e su alcune specie che non possono essere pescate come il tonno.