Prenderà il via l’1 ottobre presso il tirbunale di termini Imerese il processo a carico di 13 persone ritenute colpevoli di avere messo a segno una serie di furti in appartamenti e cantieri, commessi tra Bagheria e Termini Imerese. La banda venne sgominata il 7 marzo dai carabinieri.
A fare da basista sarebbe stata una donna, che raccoglieva quante più informazioni sui profili Facebook delle potenziali vittime o ascoltando le chiacchiere al bar o al mercato.
La notizia viene resa nota con un articolo di Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia.
Il Pubblico Ministero Guido Schininà ha citato a giudizio 13 persone, quasi tutte bagheresi.
Si tratta di: Gianni Barone, 31 anni, che risponde del maggior numero di assalti; Filippa Scavo, 41 anni, la presunta basista, compagna di Barone; Giuseppe D’Amore, 26 anni, noto alle cronache per aver aggredito un ragazzo di colore a colpi di cric; Francesco D’Amico detto «o’ scoccia», 22 anni; Cristian Galioto, 21 anni; Vincenzo Samuele Morana, 22 anni; Cristhian Casalnuovo inteso «il panella», 20 anni; Vincenzo Marco Galioto, 22 anni; Antonino Desio, 58 anni, di Palermo; Roberto Fazio, 21 anni; Alessandro Leale, 21 anni; Nicola Lo Coco, 22 anni; Giuseppe Nicchia, 38 anni, abitante a Misilmeri.