La ricerca epidemiologica di Leishmania nei cani sul territorio bagherese e della provincia di Palermo è stata pubblicata al primo Congresso Internazionale sulla Leishmaniosi tenutosi a Malaga nei giorni scorsi.
“Seroepidemiological screening of asymptomatic Leishmania infections: the role of the veterinarian in a highly endemic area in Sicily” (Controllo sieroepidemiologico degli asintomatici infetti da leishmania: il ruolo del medico veterinario in Sicilia, un’area altamente endemica).
Questo è il titolo del poster nato dalla collaborazione tra l’Ambulatorio Veterinario Città di Bagheria e l’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, che ha suscitato interesse durante il congresso. Lo studio evidenziava un dato statistico importante relativo all’elevata presenza di leishmania sul territorio siciliano ed in particolare sul territorio di Bagheria, zona altamente endemica, dove un cane su tre è infetto da Leishmania pur non manifestando alcun sintomo.
Per questi motivi che nelle nostre aree è fondamentale una diagnosi precoce, grazie alla quale è possibile contenere sia gli effetti clinici che la diffusione del parassita.
Il 1° Congresso Internazionale nominato “Alive” (Animal Leishmaniosis International Veterinary Event) è stato organizzato da LeishVet, una associazione scientifica formata da veterinari d’istituzioni accademiche di diversi paesi, che focalizzano la loro ricerca e le attività cliniche sulla leishmaniosi in medicina veterinaria. L’evento è stato seguito da più di 500 partecipanti tra Medici Veterinari e Ricercatori provenienti da tutto il Mondo ed è stato allestito in un lussuoso hotel Melià, a Torremolinos, vicino Malaga (ES).
“Questi eventi al di là della formazione che trasferiscono agli utenti, rappresentano un momento di confronto diretto tra colleghi, grazie ai quali poter sviluppare nuove idee e nuove ricerche – dichiara il dottore Gino Gagliano, primo firmatario del poster – Grazie a questo evento abbiamo pianificato una ulteriore ricerca più ampia e più complessa che riguarda la malattia di Leishmaniosi sul Gatto. Grazie alla precedente ricerca, abbiamo già diagnosticato 6 casi di leishmania sul Gatto, e per questo motivo, abbiamo proposto di iniziare un altro progetto di ricerca in collaborazione con l’istituto zooprofilattico rappresentato dal dottore Fabrizio Vitale, uno dei maggiori conoscitori di Leishmania in Italia e oltre, e l’Università di Messina con la professoressa Maria Grazia Pennisi, professore Ordinario di Clinica Medica veterinaria, che ha già fatto ricerca e continua a studiare questa malattia sul Gatto”.
La collaborazione tra questi enti di un certo rilievo e il collegamento col territorio promuoverà la ricerca di Leishmania nel gatto e grazie alla quale potrà pianificare le migliori terapie per combatterla, che al giorno d’oggi sono quasi del tutto sperimentali.
Per questo motivo il dottore Gino Gagliano chiede una collaborazione ai proprietari di gatti, che riconoscono l’importanza di questa nuova ricerca e che vogliono contribuire alla stessa di portar il proprio gatto in ambulatorio per effettuare Prelievo gratuito per la ricerca di leishmania, pur non presentando alcun sintomo specifico.
3773474966 per prenotare il prelievo
ginuzzo222@hotmail.com