E’ stato rinviato a mercoledì 23 febbraio il processo che si sta celebrando al Tribunale di Termini Imerese a carico dell’ex sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e altri 22 imputati, fra amministratori e dipendenti comunali.
In quella data si riunirà la camera di consiglio per emettere la sentenza di primo grado.
Nell’udienza del 10 dicembre tutti gli avvocati difensori non avevano avuto il tempo di concludere la loro linea difensiva.
E’ molto probabile che il 23 febbraio anche la sentenza di primo grado per gli imputati.
Il processo si svolge davanti al presidente Vittorio Alcamo.
Nelle settimane scorse il Pubblico Ministero Chiara Cardillo aveva avanzato le sue richieste.
Per l’ex sindaco Patrizio Cinque è stata chiesta l’assoluzione, perché il fatto non sussiste, per il capo di imputazione relativo all’affidamento del servizio dei rifiuti alla “Teach impianti”, che fece scattare l’intera inchiesta.
Richiesta di condanna di un anno e 7 mesi, per l’ex primo cittadino, per l’affidamento del Palazzetto del Sport, e un anno per rivelazione del segreto d’ufficio, per quanto riguarda la casa del cognato di Cinque.
L’ex sindaco è difeso dagli avvocati Vincenza Scardina e Antonio Di Lorenzo.
Anche per l’ex assessore Fabio Atanasio, difeso dagli avvocati Antonio Vecce e Claudio Gallina Montana il Pm ha chiesto l’assoluzione. Molto più articolate le posizioni per altri imputati.
Il 5 novembre e il 10 dicembre si sono svolte le repliche degli avvocati difensori, ma come detto non tutti hanno potuto portare a termine l’intervento per il nutrito numero di imputati.
L’accusa per alcuni imputati è turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e falso ideologico.
L’inchiesta era scaturita da una denuncia sull’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti alla Teach impianti.
Nelle intercettazioni vennero fuori altre presunte irregolarità da parte degli indagati.
