di Tonino Pintacuda
Caterina aspettò a lungo sotto la pioggia, sulla straduzza del cimitero, accanto all’ossario in cui Ciccio l’aveva fatta donna e donna tutta.
Sembrò rinascere dopo che il dottore finì, la bambina aveva già tre anni, i capelli sempre più rossi e gli occhi cupi. Da Monreale arrivò il figlio del questore, vide Caterina e perse l’appetito.