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sabato 27 Luglio 2024

sabato 27 Luglio 2024

Voci dall’Isola. Santina Giannone, giornalista e fondatrice dell’agenzia ReputiationLab

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Antonino Pintacuda
11 minuti

Con questa intervista iniziamo una nuova rubrica di professionisti che hanno deciso di scommettere sulla Sicilia. Iniziamo con Santina Giannone, giornalista e fondatrice dell’agenzia ReputiationLab di Siracusa. Il suo successo più grande? Essere rimasta in Sicilia e ricevere curriculum da tutta l’Italia per venire a lavorare proprio nell’isola. Non ci sono solo cervelli in fuga, contro lo spopolamento in atto da anni, abbiamo deciso di raccogliere alcune voci dall’isola.

Santina Giannone, fondatrice di ReputationLab: «La vera sfida? Immaginare quello che potevo creare qui in Sicilia»

La siracusana Santina Giannone, CEO e fondatrice dell’agenzia ReputationLab racconta il suo master alla 24ORE Business School di Milano e la scelta di diventare una “giornalista di relazione”
Giornalista, imprenditrice con ReputationLab, Santina Giannone si è sempre occupata di comunicazione digitale, mirando a costruire un “giornalismo di relazione”. Nel suo percorso è stato fondamentale il master alla 24ORE Business School, vero spartiacque nella sua carriera, anche grazie a degli incontri con pionieri del settore che le hanno tracciato il percorso. Dietro gli occhiali che incorniciano i suoi occhi scuri, la Giannone non ha mai smesso di coltivare la curiosità che le ha permesso di presidiare spazi di comunicazione con un nuovo sguardo, l’abbiamo intervistata alla vigilia di un’importante novità. Perché non ci sono solo cervelli in fuga nell’isola e anche il sogno di una giovane giornalista può creare un movimento inverso che invece di scagliare talenti lontani dalla Sicilia, inverte il flusso e diventa un piccolo e tenace polo di attrazione per giovani talenti che arrivano da tutta Italia.

Perché hai deciso di intraprendere questo percorso presso la 24ORE Business School?

Era il 2009 ed ero una giovane giornalista. Avevo avuto qualche esperienza come ufficio stampa, però mi rendevo conto che dietro lo scrivere bene un testo c’era molto di più, doveva esserci una strategia per cui decisi di investire nella mia formazione e di fare un master. La scelta era tra Milano e Roma. Scelsi di frequentare il master a Milano, con le raccomandazioni di mia madre ancora nelle orecchie. Ed eccomi in quel gennaio, con le strade ghiacciate e gli occhi sgranati di fronte alla bellissima sede di via Monte Rosa.

Quale master hai frequentato e quando e cosa ha significato per te frequentare la 24ORE Business School?

Optai per 24ORE Business School per parecchi motivi, tra cui il brand e l’idea di potermi confrontare con un ambiente totalmente diverso dal mio. È stata la svolta della mia vita! Ricordo l’impatto con la bellissima sede di via Monte Rosa. Mi colpì subito l’ambiente innovativo e stimolante.
Il mio master in Media Relations era un master semestrale, particolarmente orientato sull’offline, nella proporzione 9 a 1, su 10 lezioni solo una era dedicata al digitale, ma non era importante. Nella comunicazione gli strumenti e i canali cambiano continuamente ma non le basi, e soprattutto nel corpo docenti del master c’erano veri precursori dei rispettivi campi. Su quei banchi ho sentito per la prima volta parlare di TripAdvisor, Facebook era sbarcato in Italia l’anno prima. E soprattutto ho incontrato Marisandra Lizzi che portò in aula la primissima copia di Wired Italia. Questi ai tempi erano segnali di avanguardia pura. Era vivida la sensazione di trovarsi in un posto dove c’era tanto da scoprire e da imparare, non solo in termini di contenuti ma anche di visione culturale, di incontri. Ricordo quei pranzi con i miei colleghi di master come momenti estremamente interessanti. Quindi non soltanto la didattica frontale, ma anche l’opportunità di aprirsi a nuove connessioni.

Quale è stato il momento più importante per la tua carriera?

Sicuramente il master è stato un punto di svolta, lì ho imparato che le pubbliche relazioni dell’ufficio stampa sono qualcosa di fortemente umano. E questo concetto, trasmesso durante le lezioni, ha dato vita al mio libro “Comunicare Human to human” per cui ho chiesto a Marisandra Lizzi di scrivere la prefazione. A distanza di tanti anni ho ancora le lezioni del master scolpite in testa, anche grazie al confronto con i docenti che mi hanno indicato delle tendenze da cui non si torna indietro. L’esperienza del master mi ha plasmata nel visualizzare queste cose e nel realizzarle nella mia terra d’origine. Si tratta proprio di un mindset, che ancora oggi, più di dieci anni dopo, mi supporta nel ri-pensare sempre ai metodi di lavoro della mia azienda. La gente mi chiede cosa c’entrino i giornali coi social? Nasce tutto da lì, dall’imprinting giornalistico che ho e da quel master. Durante quelle lezioni mi hanno permesso di andare oltre i limiti del mio territorio e di immaginare quello che potevo creare qui in Sicilia.

Quanto ti è servito questa esperienza nel lavoro nel crearti il lavoro?

Quello che sono oggi è il frutto di tutto il percorso che ho fatto da quel momento in poi. Il master mi ha dato la capacità di guardare oltre i limiti del mio territorio e di immaginare di poterlo fare in Sicilia. Moltissimi colleghi andarono a fare stage nelle agenzie di Milano. Io ero molto combattuta, ma con un po’ di incoscienza mi dissi “se è vero che in Sicilia le cose arrivano dieci anni dopo facciamoci trovare pronte, no?” Quindi scelsi di andare a trovare degli interlocutori in Sicilia, proponendomi gratuitamente come ufficio stampa, prima l’Università del mio territorio, poi in politica, per poi proseguire nell’ambito food. Il primo cliente importante fu il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP. Un cliente molto importante che seguimmo non con un visione di puro marketing, ma con un mindset che guardava lo scenario del tempo e le potenzialità del brand in un’ottica ampia e a lungo termine. I master come quelli della 24ORE Business School non formano solo dei professionisti, ma hanno contribuito a creare una cultura aziendale in un’ottica consulenziale, con una visione più ampia e ad hoc per il cliente.

È possibile quindi immaginare di creare impresa senza necessariamente dover abbandonare la propria terra d’origine?

Perché no? I master della 24ORE Business School puntano molto sulle professioni digitali, che ti consentono di lavorare in giro per il mondo, o di restare dove vuoi. Nella specificità della Sicilia, molte volte la scelta di partire è di fatto obbligata. Per questo ho investito i miei sforzi per creare la mia azienda qui. Vi racconto un piccolo segnale dell’inversione di tendenza, in ReputationLab oggi abbiamo una tirocinante che ci ha “corteggiato” per un anno, arriva da Matera. Si è ritrovata nei nostri valori e ci ha convinto a investire su di lei, vincendo le nostre resistenze a farla trasferire. Il fatto che la Sicilia possa essere un territorio attrattivo per i talenti invece di respingerli è un grande traguardo, è sicuramente il segnale che qualcosa sta cambiando.

Quindi quali sono i prossimi step nel tuo futuro lavorativo?

Dopo tanti anni da freelance ho deciso di fondare ReputationLab perché il motivo principale per cui faccio questo lavoro è lasciare traccia, nelle aziende, nel territorio e nelle persone. Le storie sono le cose che cambiano il destino delle persone. Le PR sono diventate un plusvalore ma non il focus principale, però il legame è così forte che stiamo facendo il percorso inverso. Lanceremo nel 2023 una Business Unit dedicata a PR e Data Visual Storytelling perché crediamo che le aziende debbano cominciare a parlare ai propri dipendenti, soprattutto nell’epoca post covid in cui l’obiettivo è quello di raggiungere un buon equilibrio tra vita privata e professionale.

Che consigli daresti a chi decide di investire in formazione?

Per prima cosa gli consiglio di utilizzare i social come strumento di relazione, di individuare i docenti del master e aggiungerli su LinkedIn per capire meglio la specificità di ogni professionista. Poi di dedicarsi con pienezza alla formazione, investendo le proprie energie e ritagliandosi il giusto tempo da investire nel proprio futuro. In ultima battuta di visualizzare il proprio futuro e i propri obiettivi, mettendo tra sé e il punto di arrivo sette passi e iniziare a farli con sette azioni concrete.

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